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Zio Tore

Quando sono nato?

Zio Tore nasce in una prima versione più piccola come marionetta tenuta in una mano nel 2008 tra corsie di un reparto di pediatria dell’ospedale di Olbia, dove Andrea viveva e lavorava come Assistente di Volo presso una Compagnia aerea nazionale e nel contempo nel tempo libero invece si occupava di volontariato e di spettacoli per bambini nei panni di un mago prestigiatore.

Il passaggio da Mago a Ventriloquo è avvenuto qualche mese prima sempre in pediatria dove Andrea scopri’ il grande ed inaspettato potenziale di un pupazzo;
infatti,  dopo aver conosciuto una mamma e la sua bimba autistica che comunicava con lei solo grazie ad un pupazzo cucito ad hoc dalla mamma.
La bimba di 8 anni infatti le rispondeva solo se la mamma le rivolgeva delle domande utilizzando quel pupazzo realizzato utilizzando una presina da forno …trasformato appunto in pupazzo.

Mi sono innamorato...

Da quell’incontro Andrea scopri che il “pupazzo” da lontano rompeva tutti gli schemi e le diffidenze di qualsiasi bambino, il pupazzo e le improvvisazioni che si potevano creare producevano grande entusiasmo nell’interagire con esso.

L’idea iniziale era di intrattenere con questa marionetta dal viso simile a Zio Tore attuale e vestita da piccolo medico con stetoscopio e occhialini, i piccoli degenti che Andrea visitava.
Nel tempo il personaggio di Zio Tore e cresciuto e ha preso forma nel carattere e nella voce contemporaneamente all’aspetto e alla grandezza fisica del pupazzo stesso anche perché Andrea nel frattempo ha cercato di imparare l’arte della Ventriloquia creando l’illusione che vivo e autonomo il pupazzo Zio Tore.

Cantante

“Cantare cosi bene utilizzando l’arte della ventriloquia senza muovere le labbra è pazzesco” – Mara Maionchi

mago

Un Illusionista a “tutto tondo nonché attore comico che racconta la realtà utilizzando magie e illusioni durante le sue performance dal vivo!

ventriloquo

Dicono che utilizzi l’arte dell’illusione sonora… ovvero la Ventriloquia… o forse sono davvero i suoi personaggi a parlare?

Mi avete visto...